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Angela Lattanzi presenta “Per le vie dell’anima”

Angela Lattanzi vincitrice della sezione poesie in vernacolo premio nazionale di poesia e narrativa ACQUAVIVA 2021 fa il suo esordio letterario con il libro “Per le vie dell’anima” che sarà presentato sabato 7 gennaio alle ore 18 nella ex sala consiliare in piazza della Repubblica (Polo scolastico) a Magliano di Tenna.

Dopo i saluti del sindaco Pietro Cesetti, della consigliera regionale  alle Pari opportunità Maria Lina Vitturini e della consigliera provinciale con delega all’Istruzione Pisana Liberati, interverranno l’autrice Angela Lattanzi, il poeta Fabio Maria Serpilli, l’editor dell’associazione culturale L’incontro Vittorio Dinelli e il presidente della stessa associazione Roberto Eustachio Tritto. Le letture delle poesie saranno a cura dell’attrice Corinna Urbani.

 

Dalla prefazione di Sonia Trocchianesi

“Angela passa il tempo nel suo laboratorio a portare avanti un lavoro che la tiene in collegamento col suo paese d’origine, come fosse un cordone ombelicale.
Con maestria, da sempre, confeziona cappelli, così da portare avanti la tradizione che il piccolo paese marchigiano, di nemmeno mille anime, vanta.
Mentre i piedi premono il pedale della macchina e le mani, velocissime, sistemano i vari pezzi che comporranno la piccola opera artigianale, la mente percorre altre vie.
A ritroso, a rivivere momenti di una civiltà spartana e rigorosa, a rivivere feste, in quella che era il modello di famiglia di un tempo che, se da un lato calcava su certi valori insindacabili, dall’altro soffocava la vita di molte giovani che sognavano quel pizzico di libertà in più, fuori dalle restrizioni imposte per evitare il chiacchiericcio di borgata.
Angela scopre la libertà nella penna.
Scrive e brucia ciò che scrive.
Perché possa essere solo suo, quell’inchiostro pieno di tante cose.
Oggi, però, la consapevolezza della scrittura come cura di sé prende forma e colore e si lascia tentare ad uscire alla luce del sole.
E, dal dialetto della sua terra, che usa per ritrovare il passato, raccontando di storie toccanti e di emozioni attraversate e respirate, spicca il volo in deliziose liriche, anche nella lingua italiana.
Sono i momenti più malinconici, come regola vuole, a guidare la sua mano.
E mentre parla del “destino vuoto” o di “questo silenzio che scardina i margini”, Angela straborda, si dona tutta al foglio bianco fino a fermare con la penna quella “lacrima nella minestra” in cui mostra la forza di una donna che tiene le fila della vita usando una lingua muta.
Niente, come la poesia, urla.